Coronavirus: un approccio nuovo all’emergenza. Intervista a Biagio Bellassai, coordinatore Emergenza COVID 19 per il DRPC Sicilia

18/04/2020 18:23:33


Coronavirus: un approccio nuovo all’emergenza. Intervista a Biagio Bellassai, coordinatore Emergenza COVID 19 per il DRPC Sicilia

L´emergenza COVID 19 ha posto l´intero sistema di protezione civile dinnanzi a uno scenario di crisi diverso da quelli con i quali era abituato a confrontarsi. E non solo a livello nazionale.

Il coronavirus si è presentato come un nemico invisibile con tempi, modalità, intensità e diffusione propri. Una situazione inedita che costretto tutti noi a sperimentare nuovi approcci e percorsi. Questo ha comportato un iniziale spiazzamento: dalla pianificazione degli interventi all´approvvigionamento dei DPI e degli strumenti di contenimento necessari.

Numerose le difficoltà e diversi i problemi da risolvere. Abbiamo parlato di Emergenza COVID con Biagio Bellassai, dirigente del servizio 5 – Rischio antropico e ambientale - per comprendere come sta funzionando la macchina organizzativa del DRPC Sicilia. Iniziamo così - con un´intervista di Fabio Badalà - il viaggio all´interno del DRPC Sicilia per far conoscere - attraverso le testimonianze dei protagonisti - come funziona il sistema di protezione civile della nostra regione. 

Le esigenze generate dall´emergenza - racconta nell´intervista Biagio Bellassai - sono cresciute giorno per giorno costringendoci ad esaminare con un tempismo eccezionale fabbisogni diversi. Abbiamo dovuto trovare immediate sinergie con l´Assessorato per la Salute approntando presidi di supporto quali le tende per il triage davanti agli ospedali, cercato di bilanciare i dispositivi di protezione tra tutte le struttre sanitarie con piani di distribuzione dettagliati per non fare mancare nulla a nessuno. Siamo dovuti intervenire per reperire il cibo necessario al mantenimento degli animali ospiti dei circhi bloccati in Sicilia dal COVID, fornire di DPI i Comuni, le prefetture, le forze dell´ordine, gli uffici periferici della Regione, le carceri. E questo - continua Bellassai - mentre la necessità di riorganizzare la macchina amministrativa del Dipartimento, facendo ricorso allo smart working, ci costringeva a strutturarci e a confrontarci con nuove modalità operative". 

Un lavoro complesso e sfidante che ha aperto nuovi scenari e che ci ha fatto comprendere ancor più e meglio che l´emergenza non si programma ma si pianifica per avere tutti gli strumenti necessari a governarla perchè, come precisa Bellassai nell´intervista "Dobbiamo essere sempre pronti all´emergenza potenziando tutti gli strumenti e le opportunità che  la tecnologia ci offre, lavorando ancora di più sulla pianificazione e la conoscenza delle possibili criticità del territorio".

E poi c´è la grande lezione che il COVID 19 ci sta consegnando: accanto alla pianificazione del rischio bisogna lavorare sul potenziamento della consapevolezza e sulla responsabilità individuale. E´ un tema, questo, molto caro al Capo del DRPC Sicilia Calogero Foti che proprio sui temi formazione e dell´educazione alla cultura di protezione civile punta molto nella consapevolezza che siamo tutti anelli di una stessa catena e che nessuno si salva da solo. 

Ogni cittadino, infatti – per Calogero Foti - deve comprendere che è parte integrante della protezione civile. Con un´espressione che il DRPC Sicilia ha coniato in questa emergenza #IoSiamoNoi. Ciascuno deve essere consapevole che una sua negligenza può danneggiare l´intero sistema. Dobbiamo essere uniti nela comprensione che la vita e il benessere di ciascuno di noi è legata a doppio filo a quella di chi ci sta accanto”. 

Maria Giambruno