26/07/2024 11:16:56


Crisi Idrica: Notizie in aggiornamento
3.9.2024 - Siccità, incontro Miccichè-Cocina ad Agrigento.
“Subito, individuazione e uso dei pozzi esistenti e abbandonati, a medio termine, il ripristino del dissalatore di Porto Empedocle. Non dimentichiamo, però, che l’acqua dissalata costa fino a 5-10 volte quella tratta dai pozzi, dalle sorgenti e dagli invasi. Pertanto, i dissalatori, pur necessari in condizioni siccitose di cambiamento climatico, non sono la salvifica soluzione. Bisogna lavorare a una diversificazione delle fonti di approvvigionamento idrico e alla eliminazione delle perdite oltre che alla riduzione dei consumi .”
“In emergenza bisogna fare presto e bene, a prescindere se lo fa in via straordinaria il Sindaco, prima autorità di protezione civile, o ATi o AICA. Occorre trovare e immettere nuova acqua nelle reti per mitigare la grave emergenza idrica che affligge la popolazione.”
“L’emergenza viene da lontano e oltre alla siccità è stata causata da una cattiva gestione dell’acqua, e gli organi competenti ATI, che ha il
governo del servizio, AICA, che è il gestore, Comuni, soci e proprietari di AICA, Regione, che sovraintende, governa il sovrambito e finanzia, devono occuparsene per dare una soluzione strutturale. Ora, non possiamo fare altro che tamponare l’emergenza idrica ed evitare probabili aggravamenti per il perdurare della siccità. Guai, se da questa grave emergenza non si dovesse apprendere la lezione e non si dovesse trarre la spinta per intervenire definitivamente in modo strutturale e organico”
L´incontro è avvenuto, a fine mattina, in Municipio alla presenza di altri amministratori della città e di altri esponenti della protezione civile regionale.
Un punto sulle attività di ricerca dei pozzi esistenti e un piano d’azione per incrementare la dotazione idrica della città di Agrigento.
È questo l’esito dell’incontro che si è svolto stamattina al Comune tra il sindaco, Francesco Miccichè, e il capo della Protezione Civile regionale, Salvo Cocina.
Presenti anche l’assessore con delega ai Lavori Pubblici e alla Protezione Civile, Gerlando Principato, l’assessore con delega alla Pianificazione Urbanistica e Gestione del Territorio, Gerlando Piparo, il dirigente della Protezione Civile regionale sezione Agrigento, Calogero Crapanzano e il geologo Paolo Vizzì.
Il sindaco Miccichè ha sottolineato che “il reperimento dei pozzi costituisce un rimedio a breve termine, concretizzabile più rapidamente per tamponare l’emergenza in corso. Le soluzioni più a lungo termine sono invece i dissalatori, per i quali il capo della Protezione civile, Salvo Cocina, ha ribadito il relativo impegno assunto dal presidente Schifani con lo stanziamento di 90 milioni di euro nell’accordo di coesione firmato a maggio con la premier Meloni. Nel frattempo abbiamo accolto con estremo favore l’anticipo di 10 milioni di euro con l’assestamento di bilancio annunciato dal presidente Schifani per anticipare, entro il 2024, l’avvio dei lavori per il rifacimento della rete idrica di Agrigento, finanziati all’interno dello stesso Fsc per 37 milioni di euro. Il confronto odierno testimonia che mai come adesso “l’unione fa la forza”, e che una collaborazione sinergica e costante tra tutte le parti preposte a ricercare le migliori soluzioni è la ricetta più adatta per raggiungere risultati concreti e duraturi”.
Cocina aveva prima svolto un sopralluogo a Porto Empedocle con il dirigente generale del dipartimento regionale Tecnico, Duilio Alongi, il capo del Genio Civile, Rino La Mendola, il capo della Protezione civile regionale sezione Agrigento, Calogero Crapanzano, e tecnici specializzati per definire quanto necessario alla riattivazione del dissalatore.
“Ho confermato la disponibilità della Regione – ha aggiunto Cocina – a continuare a collaborare con il Comune di Agrigento, così come fatto in queste settimane per la ricerca dei pozzi e consentirne la riattivazione oltre a quelli già finanziati ad AICA. Importante è individuare nuove risorse idriche e immettere acqua in rete a prescindere se lo fanno, in via straordinaria, i Comuni e i sindaci come autorità di Protezione civile o, in via ordinaria, il gestore idrico, sempre con la condivisione dell’Assemblea territoriale idrica.
L’emergenza attuale impone a tutti il massimo impegno per mitigare le gravi conseguenze della siccità sulla popolazione”.
 
 
 
1 settembre 2024 - DUE NUOVI POZZI e lavori di riparazione per 50 lt/sec di acqua a beneficio di Caltanissetta e San Cataldo.
Il direttore della protezione civile regionale e coordinatore della cabina di regia, Cocina:
“Erano le 13 del 26 luglio quando ho voluto incontrare in Prefettura il neo sindaco di Caltanissetta, Tesauro, e il sindaco di San Cataldo, Comparato, per ricordare l’esaurimento dell’acqua dall’Ancipa e la necessità che i due sindaci cercassero nuovi pozzi sin da domani sabato anche se nn lavorativo. La Regione darà le risorse e il coordinamento”
“Noi sindaci ? Ma devono essere Caltacque, Siciliacque e ATI, alcuni pozzi sono del Consorzio di bonifica”
“Loro lo faranno e vi seguiranno ma adesso siamo in emergenza e dovete essere voi ora af assumere il comando”
“Domani è sabato, gli uffici sono chiusi”
“L’emergenza non conosce i festivi e neppure la protezione civile. Domani mattina tutti fuori in sopralluogo sui pozzi, dal comune al consorzio di bonifica alla protezione civile a Caltacqua; sbracciamoci tutti “
“Gelo o meglio momenti di tensione per il tono deciso dell’invito a cercare pozzi. Concreto appoggio e grande collaborazione del prefetto Chiara Armenia che ha supportato con le forze dell’ordine i tecnici di Caltacqua e del comune nell’accesso ai terreni. Lavoro di squadra con ATI, Caltacque, Sicilacque, protezione civile, genio civile e asp.”
In un mese visionati 60 pozzi e individuati 5-6 buoni e i primi due già forniscono acqua!
Questo accade quando tutti facciamo il nostro ruolo senza dubbi inutili e senza chiedere ad altri di fare ciò che noi dobbiamo fare”
“L’importante risultato raggiunto in meno di un mese dimostra che la ricerca e l’utilizzo di pozzi esistenti e abbandonati o guasti o non utilizzati è la strategia vincente che a brevissimo termine che ci consente di combattere l’emergenza.
Sono metodi da protezione civile su cui ho indirizzato i sindaci, prima autorità di protezione civile, cui plaudo per l’importante risultato.
È chiaro che i soggetti competenti in via ordinaria, Gestori, Ati e sindaci, strutture regionali dovranno lavorare a soluzioni strutturali a medio e lungo termine.
In anticipo rispetto a quanto programmato, sono stati ultimati ieri sera da Caltacque i lavori per l’attivazione di due pozzi privati che, grazie ad una particolare soluzione tecnica, garantiranno nuove risorse per una portata complessiva di circa 35 litri di acqua al secondo e il recupero di perdite che potranno incrementare il beneficio sino a circa 50 l/.
A beneficiare in maniera particolare dell’attivazione dei due nuovi pozzi saranno gli utenti dei comuni di Caltanissetta e di San Cataldo. Queste risorse, infatti, andranno a compensare l’ulteriore riduzione dei prelievi previsti da settembre dall’invaso Ancipa, in esaurimento, che si sommerà a quelle precedentemente applicate a partire dal mese di marzo.
Ciò consentirà di evitare un ulteriore allungamento dei turni di distribuzione che, invece, sarebbe stato inevitabile con conseguenze molto negative per l’utenze dei due Comuni.
Questo intervento è stato progettato e realizzato da Caltacqua e da ATI, approvato dalla Cabina di regia per l’emergenza idrica, guidata dal Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e coordinata dal Capo della Protezione Civile siciliana, l’ing. Salvatore Cocina e finanziato con i fondi della Regione.
 
 
ERICE (TP) 12/8/2024 - Anche la Protezione civile siciliana presente stamattina ad Erice, dove si è discusso di incendi boschivi introdotti come emergenza planetaria. “Global wildfire emergency and other threats to civil infrastructures”, questo il titolo della sessione di lavori. L’evento si è svolto nell’Aula Magna Dirac della Fondazione Ettore Majorana, nell’ambito dei “Seminari sulle Emergenze Planetarie”; otto sessioni di lavoro avviate sabato scorso con la partecipazione di più di 100 fra scienziati e leader nei diversi settori, provenienti da tutto il mondo. Questa è la cinquantaseiesima edizione. Sabato scoro all’evento inaugurale ha partecipato il Dirigente Generale Salvo Cocina, che ha svolto una riunione con il Capo del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, Fabio Ciciliano. Stamattina ha assistito ai lavori il dirigente territoriale di Trapani, Antonio Parrinello. Nel corso dell’incontro Fabrizio Zichichi, figlio dello scienziato Antonio Zichichi, ha reso noto che la Fondazione Ettore Majorana, di concerto con alcune università americane, realizzerà ad Erice un progetto sperimentale sugli incendi boschivi in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile Regionale Siciliana.
FV - DRPC Informa
 
 
Erice (TP) 10/8/2024 - Dalla pagina Facebook del DG Salvo Cocina - Riunione operativa sull’emergenza idrica con Fabio Ciciliano, nuovo dipartimento della Protezione Civile Nazionale, a cui ho fatto gli auguri di buon lavoro.
Abbiamo già realizzato oltre il 70% degli interventi per l’idropotabile del primo piano da 20 milioni di euro.
Procediamo, ora d’intesa con Roma, a predisporre ed attivare un secondo piano di interventi integrati (che comprende ulteriori interventi emergenziali, fase1, e successivi di più ampio respiro, fase2) che possa fare uscire l’isola dall’emergenza e possa mettere in sicurezza l’intero sistema idrico potabile e irriguo.
Per poter procedere più speditamente, specie nelle grandi opere, la Sicilia chiede i poteri in deroga come quelli del commissario nazionale per l’emergenza idrica.
Sabato mattina a margine dei lavori di Erice sulle Emergenze planetarie
 
 
7/8/2024 - Emergenza idrica, interventi del Commissario delegato: rimesso in funzione il pozzo di Contrada Buffone nel comune di Acquedolci (ME). L’acqua sarà immessa in rete nelle prossime ore.
ACQUEDOLCI (ME) - E’ stato rimesso in funzione con l’effettuazione di lavori di manutenzione straordinaria da poco meno di una settimana, superando tutte le prove di portata con risultati eccellenti: “circa sei litri al secondo con margini di aumento all’occorrenza”, come riferisce il sindaco del paese, Alvaro Riolo. Si tratta del pozzo di contrada Buffone-due Pulvirenti, nel Comune di Acquedolci, in provincia di Messina. Il pozzo negli anni è stato utilizzato anche per rifornire la Forestale e i paesi limitrofi, in caso di emergenze locali. Nelle prossime ore verrà allacciato alla rete idrica di Acquedolci. I lavori di riattivazione, per un importo di 45 mila euro, sono stati finanziati dal piano degli interventi previsti dall’Ordinanza di Protezione Civile 1084/2024, soggetto attuatore l’“Assemblea Territoriale Idrica di Messina” , ed ha ricevuto l’approvazione dalla Cabina di regia presieduta dal Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e coordinata dal Dirigente Generale della Protezione Civile Regionale Salvo Cocina.
 
3/8/2024 - Crisi idrica, Regione avvia operazione di protezione civile per distribuire acqua in due frazioni di Agrigento
È in corso dall’alba di oggi ad Agrigento, e andrà avanti per tutta la giornata, un´operazione di protezione civile per la distribuzione di acqua nelle frazioni di Giardina Gallotti e Montaperto, particolarmente colpite dalla crisi idrica.
Su impulso del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che è rimasto in stretto contatto fin da ieri sera con il direttore della Protezione civile regionale Salvo Cocina, è stato attivato un meccanismo di intervento, concordato con il prefetto di Agrigento Filippo Romano, e partito stamattina.
Sono state inviate in totale sei autobotti, una di 8.000 litri messa a disposizione dal Corpo forestale della Regione Siciliana e le altre provenienti dai Comuni di Sciacca, San Giovanni Gemini, Cammarata, Agrigento e da Aica per distribuire acqua a tutta la popolazione. Con gli automezzi del Corpo forestale, dotati di impianto di sollevamento a elevata potenza, è possibile servire specialmente i quartieri più in cima e i piani alti delle abitazioni, assicurando l’acqua a tutti i cittadini.
In particolare, sono operative le organizzazioni di volontariato 839 di Raffadali e 005 di Sciacca della Protezione civile che, oltre a guidare le autobotti messe a disposizione, stanno utilizzando anche piccoli pick-up antincendio per raggiungere le strade più strette dei centri abitati.
Il dipartimento regionale della Protezione civile continua a finanziare riparazioni e acquisti di autobotti a supporto dei Comuni siciliani più colpiti dalla crisi idrica.

GRT-NNN DRPC SICILIA

 

7/8/2024 -  Emergenza idrica, Interventi del Commissario delegato avviati i lavori su un pozzo che potenzierà le risorse idriche del comune di Caltagirone. Entrerà in funzione in meno di due settimane
CALTAGIRONE (CT) - Avviati i lavori di perforazione di un pozzo gemello che permetterà il potenziamento delle risorse idriche del Comune di Caltagirone. L’intervento, per un importo di 150 mila euro, su fondi nazionali previsti dall’Ordinanza di protezione Civile n. 1084/2024 – è stato approvato dalla Cabina di regia presieduta dal Presidente della Regione, Renato Schifani e coordinata da Dirigente Generale della Protezione Civile regionale Salvo Cocina. I lavori sono in fase di esecuzione a cura del soggetto attuatore “Servizi Idrici Etnei spa”, gestore unico dell’ATO di Catania. Il pozzo originario, che si trova in Contrada Bellia di Piazza Armerina, in provincia di Enna, risultava “insabbiato” da diverso tempo e, con la manutenzione straordinaria avviata oggi (di fatto una nuova perforazione entro i cinque metri dal pozzo preesistente), “si auspica – riferisce il direttori dei lavori, ingegnere Giovanni Rao- di intercettare e addurre una portata di 10 litri al secondo destinata alla rete idrica di Caltagirone. La Profondità del pozzo è di 115 metri e la fine dei lavori, – sempre secondo quanto riferisce il direttore dei lavori- se non ci saranno imprevisti (in questo periodo è complicato reperire i materiali necessari) potrebbe avvenire nel giro di dieci giorni, in anticipo sulla scadenza contrattuale”.
 
6/8/2024 -  Crisi idrica, Regione avvia l´operazione "Fontanelle" per distribuire acqua in una contrada di Caltanissetta
Otto autobotti e sette mezzi pick-up da stamattina stanno distribuendo acqua agli abitanti di contrada Fontanelle, a Caltanissetta, da giorni colpiti dalla crisi idrica. L´operazione è stata attivata dal capo della Protezione della Regione Siciliana Salvo Cocina, d’accordo con il presidente Renato Schifani, a seguito di quanto appreso sulla mancanza di acqua nella zona da decine di giorni e in assenza di interventi efficaci. L’iniziativa, avviata in sintonia anche con il Comune e la Prefettura, proseguirà per tutta la giornata. Con ogni viaggio saranno consegnati 68 mila litri di acqua. Sono circa 100 le utenze interessate.
I veicoli di rifornimento sono stati messi a disposizione dai Comuni di Mussomeli, San Cataldo e Villalba, ai quali il dipartimento regionale della Protezione civile ha fornito, recentemente, contributi per la loro riparazione. Due autobotti sono state inviate dal Corpo forestale regionale, due da Caltaqua e una dall’associazione di volontariato “Civici Xirbi”. L´operazione, denominata "Fontanelle", è coordinata sul territorio dal dirigente del servizio di Caltanissetta della Protezione civile regionale, Filippo Spagnolo, e dal sindaco di Caltanissetta, Walter Tesauro, che stamattina ha emesso l’ordinanza per la distribuzione di acqua a scopi non alimentari, per precauzione.
Presenti sul posto anche i tecnici del Consorzio di bonifica 4 che hanno in gestione la rete. Sono coinvolti numerosi volontari della Protezione civile, distribuiti su sette pick-up dotati di serbatoi da 400 litri ciascuno, appartenenti alle organizzazioni di Caltanissetta, Niscemi, Gela, Resuttano, Bompensiere, Milena, Montedoro e Campofranco.
 

 

1/8/2024 -  Rifornimento acqua con nave della Marina utile ma costoso: Regione chiede verifica a Roma

«Il rifornimento di acqua a Licata per mezzo della nave cisterna della Marina militare è risultato caro rispetto al quantitativo fornito e pertanto abbiamo chiesto una doverosa verifica dei costi ed eventuali soluzioni alternative, in quanto la nave è comunque utile per affrontare l’attuale fase di emergenza. Pertanto, in attesa dei chiarimenti richiesti, il servizio è sospeso per qualche giorno». Lo dice il capo della Protezione civile siciliana e coordinatore della cabina di regia per l´emergenza idrica, Salvo Cocina, che ha inviato una nota al dipartimento nazionale della Protezione civile e al Comando operativo di vertice interforze.
«È stato possibile calcolare i costi - prosegue il dirigente - solo dopo aver effettuato il primo trasporto. In base al tempo impiegato per le operazioni di carico e di scarico e per il tragitto di andata e ritorno, ogni viaggio costa circa 50 mila euro, per una spesa pari a 43 euro a metro cubo. Ringraziamo il dipartimento nazionale della Protezione civile, il Covi e la Marina militare per la disponibilità offerta e chiediamo di verificare i conteggi e valutare eventuali soluzioni diverse a un costo inferiore. Nel contempo, vogliamo rassicurare la comunità dell´Agrigentino che la Regione si è già adoperata per individuare fonti di approvvigionamento, di capacità anche superiore».

US

 

26/7/2024 - Siccità, partita da Augusta la nave cisterna Ticino: rifornirà Licata con 1.200 metri cubi d’acqua

È partita ieri sera da Augusta in direzione di Licata la nave cisterna "Ticino" della Marina Militare Italiana. Trasporta 1.200 metri cubi di acqua e permetterà di mitigare l’emergenza idrica nell’area di Gela e dell´Agrigentino. Il suo arrivo è previsto per le 15 circa.

L’unità navale è stata individuata nelle scorse settimane, d’intesa con la Protezione civile nazionale, dal coordinatore della Cabina di regia per l´emergenza idrica e capo della Protezione civile siciliana Salvo Cocina, su indirizzo del presidente della Regione Renato Schifani. I dettagli dell´operazione sono stati definiti nel corso di un incontro che si è tenuto nella base navale di Augusta tra Protezione civile regionale, Ati di Agrigento, Ufficio circondariale marittimo di Licata, Capitaneria di Pozzallo, alla presenza del contrammiraglio Alberto Tarabotto della IV divisione navale della Marina militare.

La "Ticino", comandata dal tenente di vascello Laura Zanon, approderà quindi al porto di Licata che è stato ritenuto più idoneo in seguito alle verifiche effettuate da Aica, l’azienda che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Agrigento. L’acqua trasportata dalla nave verrà immessa nella rete idrica in circa 25-30 ore per rifornire il Comune, permettendo di "liberare" risorse che verranno dirottate verso altri centri della zona colpiti dall´emergenza siccità. I costi dell’operazione sono a carico della Regione.