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Il RISCHIO INDUSTRIALE – LA PREVENZIONE
La prevenzione del rischio derivante dalla presenza di industria a rischio di incidente rilevante‚ si esplica attraverso l´attuazione delle norme regolamentate dal Decreto Legislativo n°105 del 26 giugno 2015 “Attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose” (che sostituisce il precedente D.Lgs. n°334/99 e ss.mm. e ii.).
Nel territorio della Regione Siciliana sono presenti stabilimenti‚ depositi e raffinerie‚ capaci di trattare annualmente quasi cento milioni di tonnellate di prodotti petroliferi e chimici.
Le industrie italiane considerate a rischio di incidente rilevante‚ sono censite dal Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare attraverso l’I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) che ha predisposto uno specifico "Inventario Nazionale degli Stabilimenti suscettibili di causare incidenti rilevanti" consultabile via internet.
Nel suo ultimo aggiornamento‚ risalente al 30 maggio 2018‚ l’I.S.P.R.A. ha censito n.64 stabilimenti e/o depositi a rischio di incidente rilevante operanti sul territorio siciliano.
BREVI CENNI SULLA STORIA DEGLI INSEDIAMENTI INDUSTRIALI IN SICILIA
In Sicilia il settore industriale soggetto al rischio di incidente rilevante è attivo principalmente nel comparto energetico‚ a seguito della creazione dei tre poli petrolchimici di Priolo Gargallo‚ Milazzo (ME) e Gela (CL)‚ avvenuta a partire dalla fine degli anni cinquanta del secolo scorso.
Lo sviluppo del comparto‚ discende dall’impegno statale nel Mezzogiorno che orientò con decisione un programma di azioni a largo raggio rivolte a una infrastrutturazione del territorio verso una nuova politica di sviluppo industriale.
La realizzazione di poli produttivi concentrati‚ furono all´epoca auspicati e incentivati anche per porre un argine alla povertà dilagante resa drammatica dal conflitto concluso da poco più di un decennio. Tale indirizzo fu anche favorito dal rinvenimento di sacche petrolifere nell´entroterra ragusano e nel tratto di mare antistante la costa gelese‚ che fecero ottimisticamente preludere a un nuovo corso sociale ed economico. La scelta di impiantare complessi di raffinazione in Sicilia fu dettata anche dalla posizione strategica nello scenario mediterraneo delle rotte petrolifere in uscita dal Canale di Suez verso l´Europa.
La Legge del 29 luglio 1957 n°634‚ sorretta da un importante impegno finanziario statale‚ fu finalizzata a riequilibrare i meccanismi di sviluppo fortemente sbilanciati a favore delle regioni del Nord del Paese‚ consentendo di istituire in Sicilia‚ nel primo decennio‚ ben 16 aree e 26 nuclei industriali. Successivamente furono introdotti dei correttivi alla normativa che modificarono l´originario sistema degli incentivi e delle agevolazioni previste‚ incentivando invece l’insediamento dell’industria chimica nel territorio siciliano.
Ne conseguì un progressivo slittamento della normativa a favore della grande industria di base‚ che assunse carattere strutturale con il rafforzamento dei tre poli petrolchimici di Siracusa‚ Gela e Milazzo‚ e la presenza di un alto numero di industrie a rischio di incidente rilevante.
L’ATTUALE SVILUPPO INDUSTRIALE
La presenza di questi stabilimenti non è stato un deterrente per lo sviluppo urbano: quasi tutti gli stabilimenti sono limitrofi ad aree densamente urbanizzate che possono essere colpite dalle conseguenze di scenari incidentali.
L´esigenza dei gestori di localizzare gli stabilimenti in territori strutturalmente idonei‚ ovvero ben forniti di risorse idriche e con agevoli accessi a mare per consentire un continuo interscambio di prodotti grezzi e di quelli trattati‚ ha fatto sì che i principali stabilimenti petrolchimici siciliani siano stati realizzati in aree ambientalmente rilevanti o nelle loro immediate vicinanze.
Ciò ha inciso pesantemente sulle matrici ambientali‚ creando una serie di criticità‚ quali:
emergenza idrica causata dall´uso smoderato delle acque sotterranee‚ che ha prodotto l´abbassamento della falda con conseguente insalinazione acquifera;
emissioni di macro e micro inquinanti;
fenomeni d´inversione termica (a ciò ha concorso anche la creazione di dighe foranee per facilitare l´attracco delle enormi petroliere‚ che ha prodotto effetti negativi sul flusso delle correnti marine e provocato mutamenti climatici);
formazione di smog per fotosintesi di ozono e idrocarburi non metanici;
presenza di polveri organiche e inorganiche nell´aria.
L´attuazione in Sicilia delle norme di settore‚ prima disciplinate dal D.Lgs n°334/99 ed ora dal D.Lgs n°105 del 26 giugno 2015‚ riguardano‚ quindi‚ sia la salute di una parte della popolazione siciliana numericamente rilevante‚ che la tutela di zone protette del territorio regionale.
In tali contesti‚ il DRPC Sicilia‚ già dal 2006‚ è protagonista del Sistema regionale di protezione civile‚ affinché l´automatismo delle procedure e la complementarietà dei ruoli crei i presupposti per una sinergia di forze efficace ed efficiente soprattutto in contesti di criticità territoriale o emergenziali.
Il DRPC Sicilia‚ nel 2016‚ ha rafforzato la propria struttura specialistica sulla problematica del rischio Industriale‚ istituendo il Servizio S.5 per il Rischio Ambientale ed Antropico‚ con competenze di previsione e prevenzione dei rischi di natura ambientale‚ antropica‚ industriale‚ sanitaria‚ d’incendio d’interfaccia. Il Servizio è articolato in due Unità Operative di Base di cui‚ quella specialistica sul rischio industriale‚ opera presso la sede del DRPC Sicilia di Siracusa.
Il Servizio S.5 per il Rischio Ambientale ed Antropico‚ opera in collaborazione con le componenti territoriali del sistema di protezione civile‚ predispone documentazioni di settore‚ modelli standard per moduli informativi per la divulgazione alla popolazione sui rischi di competenza‚ partecipa alle commissioni tecniche indette dalle Prefetture regionali per la redazione e/o aggiornamento dei PEE (Piano di Emergenza Esterna) degli stabilimenti a rischio d’incidente rilevante.
INVENTARIO REGIONALE DELLE INDUSTRIE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE
L’articolata attuazione ai fini di protezione civile del D.Lgs n°105 del 26 giugno 2015 sui rischi industriali richiede un coordinamento tra Enti pubblici‚ Pubbliche Amministrazioni e Forze dell’Ordine. Alla base di detto coordinamento su scala nazionale e regionale è necessario possedere una mappatura del rischio industriale che consenta la conoscenza del territorio‚ anche per macroaree‚ e quindi essere dotati di un ‘Inventario’ aggiornato degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante che ricadono sul territorio di propria competenza.
La Unità Operativa S5.02 per il Rischio Sanitario‚ Industriale ed Antropico del DRPC SICILIA‚ relativamente al territorio della Regione Siciliana‚ ha implementato l’Inventario nazionale pubblicato dall’I.S.P.R.A.‚ completandolo con gli indirizzi delle sedi degli stabilimenti/o depositi e la loro georeferenziazione.
Dall’esame dei dati riportati nell’Inventario‚ emerge che‚ oltre alle criticità conosciute dei tre poli petrolchimici di Priolo Gargallo (SR)‚ Gela (CL) e Milazzo (ME)‚ vi è quella legata alla presenza su tutto il territorio regionale di un considerevole numero di depositi di Gas Liquefatti (GPL)‚ con una significativa concentrazione territoriale nel catanese. Spesso sono depositi realizzati in prossimità del tessuto urbano o comunque nelle immediate vicinanze‚ a differenza di quelli che contengono materiale esplosivo e pirotecnico (n°5 in tutta la regione) che sono invece localizzati in aperta campagna e lontani da centri abitati. Ciò è dovuto sia a una differente percezione del pericolo (molto alta per gli esplosivi e bassa per il GPL) che ad una normativa per il controllo del territorio non al passo con le innovazioni tecnologiche e industriali.
La normativa europea‚ adottata in Italia attraverso il D.Lgs n° 105/2015‚ prevede che il cittadino sia messo in condizione di conoscere il rischio aggiuntivo causato della presenza di uno stabilimento RIR in attività presso la propria abitazione o sede di lavoro. A tal fine la normativa comunitaria e‚ quindi‚ quelle nazionale codifica numerosi strumenti conoscitivi e informativi dedicati ai cittadini. L’Inventario degli Stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante è uno di questi strumenti che deve essere reso pubblico e condivisibile.
L’Inventario degli stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante Industriale nel territorio della regione Sicilia soggetti agli adempimenti del Capo Terzo del D.Lgs 26 giugno 2015‚ n°105 con le implementazioni sopra descritte è consultabile al sottostante Link:
SERVIZIO CARTOGRAFICO GOOGLE EARTH (KMZ)
Per una maggiore diffusione delle informazioni di base a disposizione del cittadino e degli operatori del settore si è ritenuto utile inserire i dati dell’Inventario regionale sulla piattaforma di pubblico dominio Google Earth‚ consultabile sia da PC‚ tablet e smartphone‚ previa connessione alla rete web.
I l file contenente dette informazioni (estensione KMZ) è scaricabile al sottostante Link:
SUPPORTO ALLA CONSULTAZIONE DELLA POPOLAZIONE
L’art. 22 del D.Lgs n°105 del 26 giugno 2015 dispone che l’approvazione del Piano di Emergenza Esterno sia subordinato alla consultazione della popolazione. Detta Consultazione‚ già prevista dalla precedente normativa‚ trova maggior risalto con l’istituzione dello strumento ‘Informativo’ introdotto dal D.Lgs n°105/2015‚ ideato per comunicare alla cittadinanza i dati essenziali che costituiscono il PEE in fase di approvazione. In sede di Assemblea pubblica o di altre forme della Consultazione previste dallo specifico Regolamento (D.M. n°200/2016 del 29 settembre 2016) predisposto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare‚ il cittadino potrà presentarsi edotto sull’argomento in discussione.
Al fine di dare maggiore diffusione dell’Informativa alla Popolazione e del PEE oggetto di una Consultazione della Popolazione‚ il Servizio S.5‚ in accordo con le Prefetture competenti‚ pubblica detta documentazione in questo website DRPC Sicilia inserendola in evidenza nella home page.
Successivamente il materiale sarà consultabile nel settore ‘Notizie’ al sottostante Link: